CEIR è orgogliosa di aver contribuito a Echo 72. Israele a Monaco di Baviera, una nuova e audace produzione operistica presentata in anteprima alla Staatsoper di Hannover nel gennaio 2025. Concepita dal compositore Michael Wertmüller e dal librettista Roland Schimmelpfennig, con la regia di Lydia Steier, l’opera affronta l’eredità tragica dei Giochi Olimpici di Monaco del 1972, durante i quali undici atleti israeliani furono uccisi in un attacco terroristico.
La scenografia firmata da Flurin Borg Madsen prevedeva una serie di teche trasparenti, ognuna delle quali ospitava un interprete intento a rappresentare una specifica disciplina sportiva. Questi spazi chiusi in vetro si trasformavano così in microcosmi simbolici, al tempo stesso vetrine espositive e confessionali, dove storia, identità e trauma si fondono in un linguaggio visivo e sonoro potentemente evocativo.
CEIR ha fornito i pannelli in alluminio personalizzati che componevano la parte superiore interna di queste teche. Realizzati con una finitura anodizzata opaca e progettati per migliorare l’acustica, i pannelli svolgevano un duplice ruolo: arricchire esteticamente l’impianto scenografico e offrire un supporto funzionale ai sofisticati paesaggi sonori della produzione. Ogni unità è stata costruita con un sistema modulare per garantire un montaggio preciso e flessibile.
L’opera si sviluppa attraverso una sequenza di quadri poetici e frammentati, riflettendo su sport, conflitto e memoria collettiva. La fusione tra composizione contemporanea, interpretazione virtuosistica e scenografia astratta è stata capace di generare un’esperienza profondamente immersiva. I nostri pannelli, integrati con discrezione nella struttura, incorniciavano gli interpreti in uno spazio sospeso tra architettura e teatro.
In CEIR, siamo guidati da una visione artigianale che punta a valorizzare il design e la narrazione. La nostra partecipazione a Echo 72. Israele a Monaco di Baviera riflette il nostro impegno verso collaborazioni creative dove il materiale non è solo supporto, ma diventa parte integrante del racconto. Siamo onorati di aver contribuito a una produzione di tale rilevanza artistica e storica.